Il mercato dei robot autonomi (AMR) continua a prosperare, grazie alla scelta delle aziende di integrare questi robot per strategie generali di automazione del magazzino. I robot mobili autonomi sono un modo semplice, efficiente e conveniente di automatizzare la movimentazione dei materiali e le attività di trasporto interno che altrimenti vedrebbe l’uso di carrelli movimentati da operatori.
Mentre aziende come Honeywell, Argon Medical, Flex e Magna-Power hanno già riscontrato grande successo con l’uso di questi mobile robot, permangono degli interrogativi su come vengono utilizzati questi robot e se le loro controparti umane sono al sicuro lavorando al loro fianco.
Ecco le quattro domande più comuni che sorgono ai potenziali clienti con cui parliamo – e come possiamo rispondere:
Gli AMR sono sicuri?
Gli AMR sono robot collaborativi e sono stati progettati per lavorare al fianco degli umani. Essere completamente sicuri è la caratteristica principale per questi robot, che funzionano in ambienti dinamici e lavorano a fianco degli esseri umani. Nel caso in cui un essere umano si ritrovi di fronte a un AMR, il sistema di laser scanner interpreta l’ostruzione immediatamente da permettere al robot di deviare o di fermarsi completamente per prevenire la collisione. Gli AMR MiR, ad esempio, hanno una copertura di sicurezza a 360° intorno al robot, rilevando gli ostacoli diversi metri prima in modo da poter determinare come muoversi di conseguenza.
In che modo le aziende integrano gli AMR nell’automazione?
Le aziende della supply chain stanno integrando robot mobili in applicazioni che richiedono il trasporto di qualsiasi genere di materiale. La flotta può occuparsi di trasportare oggetti all’interno del magazzino o da un impianto di produzione a un magazzino. Ad esempio, presso lo stabilimento Flex in Austria, due AMR spostano i materiali lungo un tratto di 600 metri dal magazzino all’area di produzione senza interruzioni, liberando i dipendenti da attività di trasporto monotone, e in MagnaPower due AMR hanno liberato l’equivalente di tre dipendenti a tempo pieno dal trasporto ripetitivo e di basso valore di componenti in modo che i lavoratori possano concentrare le loro competenze su attività di valore superiore. E come lo fanno? Gli AMR di MiR sono anche in grado di passare attraverso porte e prendere ascensori.
Come si muovono?
A differenza dei veicoli guidati automatizzati (AGV), che devono essere guidati da bande magnetiche o sensori installati all’interno del magazzino, gli AMR navigano tramite un processo di mappatura reso possibile grazie a scanner laser. Quando si naviga tra i punti, il sistema determina la rotta migliore. L’AMR utilizza dati provenienti da telecamere e sensori integrati e scanner laser, nonché software sofisticati che gli consentono di rilevare l’ambiente circostante e scegliere il percorso più efficiente per raggiungere l’obiettivo. Funziona completamente in modo autonomo, e se carrelli elevatori, pallet, persone o altri ostacoli si verificano di fronte ad esso, l’AMR manovrerà in modo sicuro intorno a loro, utilizzando il miglior percorso alternativo.
A quanto ammonta generalmente il ROI?
La facile integrazione di questi AMR, unita al fatto che non c’è necessità di apportare modifiche al layout di fabbrica, consentono bassi costi iniziali. Inoltre, gli AMR sono una forza lavoro affidabile che può funzionare per circa 12-15 ore senza interruzioni. Possono caricarsi automaticamente, quando non hanno compiti da svolgere, garantendo un flusso di lavoro regolare. Il ROI è in genere inferiore a un anno, perché un robot di solito – a seconda dell’applicazione – libera due dipendenti a tempo pieno, per permettere loro di eseguire compiti di più alto valore aggiunto.