All’interno della 29a edizione della BI-MU, biennale della macchina utensile, è stato allestito il Focus Mecha-Tronika, uno spazio nato come “spin-off espositivo” dell’omonima manifestazione per ospitare le soluzioni intelligenti capaci di ottimizzare la gestione di macchine e processi industriali. In quest’area sono stati rappresentati diversi comparti della meccatronica: tecnica di montaggio e assemblaggio, robot industriali, visione artificiale, componenti per automazione industriale. Grazie alla varietà delle aziende coinvolte, i clienti hanno avuto l’opportunità di toccare con mano soluzioni versatili per l’intero panorama industriale. Esplorando questa “isola della meccatronica” abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere qualche domanda a Fabio Greco, titolare dell’azienda bresciana K.L.A.IN.robotics e vicepresidente di AIdAM (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica).
IL PRINCIPIO DELLA COMPLEMENTARIETÀ In costante crescita dopo la crisi dei subprime, quest’anno l’azienda bresciana ha ampliato la gamma dei robot a disposizione dei clienti, arrivando a trattare tutte le tipologie di cinematica. Il primo brand, distribuito dal 1999, è il giapponese DENSO, leader nel mercato della robotica di piccolo taglio con i suoi robot Scara e antropomorfi che ancora oggi dettano i parametri in ambito di affidabilità, flessibilità e funzionalità. “Distribuiamo inoltre il sistema Eyefeeder, sviluppato per i prodotti DENSO, per l’asservimento di piccoli componenti con sistema di visione guida robot”, ha aggiunto Greco. “L’ascolto attento delle esigenze dei nostri clienti, che sempre più spesso ci chiedono anche robot di grosso taglio, ci ha portato nel 2012 ad allargare la nostra distribuzione ai robot Hyundai, nome già noto in Italia nell’industria automobilistica ma non nella robotica. Così, grazie a questa decisione, i robot Hyundai sono usciti dalle fabbriche della multinazionale sudcoreana dell’automotive per entrare nel mondo dell’industria. Con payload fino a 500 kg, sono ideali per applicazioni di saldatura, asservimento e per tutte le applicazioni di taglio pesante”.
LA VERSIONE LIGHT “Nel 2014 ho deciso di ampliare ulteriormente la gamma. Poiché alcuni clienti oggi richiedono prodotti a basso prezzo per applicazioni ‘cheaper’ e/o non impegnative, ho iniziato a distribuire anche i robot Dongbu. Questo brand coreano propone robot Scara da 250 a 1.000 mm di sbraccio, con payload fino a 20 kg. Si tratta di robot Scara ‘light’, certamente con prestazioni meno evolute rispetto ai DENSO, ma competitivi e appetibili per determinati target presenti sul mercato”, ha affermato Greco. Sempre quest’anno l’azienda bresciana ha iniziato un agreement con una società svizzera per iniziare a distribuire i robot a cinematica parallela VELTRU. “Detti anche robot ‘delta’, sono particolarmente indicati per applicazioni Pick-and-Place con tempi ciclo ridottissimi e sono impiegati prevalentemente nel campo del beauty, del food e del farmaceutico”, ha spiegato Greco.
TRE GENERAZIONI DI ANTROPOMORFI “In BI-MU, biennale della macchina utensile, abbiamo puntato di più sulle applicazioni in ambito meccanico e abbiamo mostrato l’evoluzione dei robot antropomorfi DENSO: abbiamo esposto un primo modello del 2000, un secondo della metà del decennio scorso (tuttora sul mercato) e infine un terzo robot che ben rappresenta le cinematiche più utilizzate negli ultimi anni. Come si può vedere osservandoli in azione, a parità di peso e di area di lavoro il più giovane è tre volte più veloce del suo antenato, e tre volte più compatto!” ha spiegato Greco.
LA FORZA DELL’ASSOCIAZIONISMO Oltre all’attività di distributore di robot industriali, K.L.A.IN.robotics sta cercando in questi anni di penetrare in nuovi mercati, laddove c’è possibilità di fare automazione ma mancano l’esperienza e il knowhow dei costruttori italiani. “Penso soprattutto ai Paesi del Maghreb e della penisola balcanica, dove c’è ancora molto da crescere in termini di automazione industriale. Sono terreni ancora vergini che offrono possibilità di sviluppo e di business, nei prossimi anni”, ha spiegato Greco. “Credo sia importante facilitare l’approccio a questi mercati con interventi mirati e azioni sinergiche rese possibili dalla collaborazione delle aziende associate all’AIdAM. Per esempio lo scorso anno l’associazione ha organizzato una missione conoscitiva in Serbia in occasione della 35a Conferenza Internazionale per l’ingegneria applicata alla produzione. La Camera di Commercio Serba ha riconosciuto l’importanza della cooperazione tra la Serbia e le aziende del nostro Paese nel campo dell’automazione e della meccatronica per rafforzare il loro potenziale industriale, creare nuove imprese e posti di lavoro e incrementare la competitività”.
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